IL «QUADRATO» … E LA SUA CERCHIATURA 

Che cosa siamo 
al di là del quadrato in cui viviamo?
E passiamo la vita dentro quattro pareti riquadrate e lavoriamo 
tra muri divisori, ravvivati 
da tanti quadri appesi 
ove case e paesaggi sono enigmi, 
e fanciulli inquadrati 
sorridono sorrisi su misura. 
I parallelepipedi stradali 
altro non sono che le quadrature 
formali 
di questa nostra vita circolare 
che non quadra tra il mio 
e il tuo quartiere. 
L’occhio del sole 
sembra squadrare il mondo per disfare 
il buio, ma rimane un gioco d’ombre 
nelle teste quadrate, che non fanno 
orientare il quadrante del buon senso. 
È la contraddizione che non svela 
il senso circolare del mistero 
per cui noi siamo al mondo 
ed il dissenso 
della natura e della creazione 
che non consente la sua quadratura 
alla radice. 
Così ognuno si inquadra entro se stesso 
e l’orma 
che il nostro passo lascia 
è solo un’ombra, 
di cui non resta traccia … 

Composizione di Maria de Lourdes Alba ricomposta da Salvator dAnna per condivisione

Da “Spiragli”, anno XVIII, n.1, 2006, pag. 35.