D. Nardoni, I Gladiatori Romani E.I.L.E.S, Roma, 1989.

Altro lavoro, frutto di meticoloso studio e di ricerca, questo di D. Nardoni, che arricchisce ancora di più la C.D.R. della E.I.L.E.S.. 

Il Professor Nardoni, con questo libro corredato di splendide fotografie, ci fa seguire da vicino i giochi gladiatori dalle origini sino alla loro estinzione sotto Onorio Imperatore. 

Partendo da un Anteloquio, l’A. analizza le varie fasi e gli aspetti del circo, pervenendo a risultati veramente sorprendenti. Il “gesto” per cui -si decideva della vita e della morte dei gladiatori che per la vita e per la libertà, per la palma e per il premio si affrontavano nell’arena», il motivo per cui i gladiatori lottassero con il piede sinistro scalzo e la sciarpa al collo, la moltitudine di gente che roteava attorno al circo, essendo esso richiamo indispensabile per il popolo di Roma, i gladiatori stessi che erano uomini oltre che lottatori, sono alcuni degli argomenti del libro, che contiene notizie utilissime per la conoscenza della romanità. 

IL modo di porgere, a parte la competenza tecnica e specialistica dell’A, è lineare, discorsivo, accessibile. Ma il pregio del libro – secondo noi – sta nella partecipazione con cui Nardoni segue l’evolversi di questi giochi, seppure con un evidente pizzico di nostalgia,perché il tempo travolge non solo ciò che di effimero 

c’è nell’uomo, ma esso stesso e, per colpa sua, quei valori che lo hanno sostenuto nella sua esistenza terrena. -La “famiglia” nasce su precisi valori, sugli stessi valori nasce e si regge la “società” formata dalle “famiglie”, gli stessi valori reggono lo “stato”. La graduale perdita dei valori distrugge la “famiglia”, rovina la 

“società”, sfascia lo “stato”». 

Ugo Carruba 

Da “Spiragli”, anno I, n.4, 1989, pag. 56.

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