L’agile volumetto (il saggio è stato premiato a Grosseto “Premio Maremma ’90) traccia, in un quadro d’insieme, la figura e l’opera di Pasternak, mettendone in evidenza il pensiero e la poesia.
L’Autrice, per affinità di sangue e di sentire (suo padre era russo, è amorevolmente attratta dalla personalità dell’uomo e del poeta. E questo affetto trapela dallo scritto, anche se la stessa Boesèh lo confessa nell’Introduzione.
Il libretto risulta ben fatto (la formazione, l’incontro con i grandi del tempo, il clima in cui cominciò a lavorare P.), e ben delineata è la poesia. Anzi, ciò che la Boesch vuole evidenziare di più, è l’importanza di Pasternak poeta, aspetto meno conosciuto dall’autore del Dottor Zivago, che lo rivela più che mai vicino ai problemi del suo tempo ed è anticipare dello stesso romanzo.
U. Carruba
Da “Spiragli”, anno IV, n.1, 1992, pag. 83.
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