GIUSEPPE VITALE, Viaggio nell’Etnomusica. Tradizioni e nuove tendenze. Dai Qawal alle tribù del XXI secolo, dal jazz all’etno-rock e alla world music. Vol. II, Europa, Ila Palma, Palermo, 2006.

Tradizioni e nuove tendenze della musica popolare nel mondo 

Questo volume è un emozionante viaggio che esplora le tradizioni musicali pure della musica etnica e quelle contaminate della world music che, una dopo t’altra, compongono il multicolore mosaico della nuova Europa. 

Il percorso di questo meraviglioso, imperdibile viaggio attraverso i suoni, le voci, i ritmi, le forme, le danze, gli strumenti e gli interpreti, partirà dalla civiltà celtica – la più antica d’Europa – che ai nostri giorni rivive nelle performances dei Chieftains e di Enya, Alan Stivell, Braz e i Malincorne, ma toccherà poi i repertori musicali di tutti i paesi: il fado portoghese di Amalia Rodrigues e dei Madredeus, il flamenco iberico di Cameron de La Isla e Paco De Lucia, la rumba-flamemco dei figli del vento francesi Gypsy King e Los Reyes, la patchanka dei Negresses Vertes e del loro fuoriuscito leader Manu Chao, le raffinatezze delle canzoni d’autore francesi (Breil, Brassens, Cohen, Ferré, Gainsbourg) e italiane (De André, Fossati, De Gregori, Bennato, Dalla, Graziani, Branduardi), il canto a tenore sardo, le tammurriate napoletane della Nccp, lo yodel alpino, la world fusion di Joe Zawinul, la ballad scozzese, il lied tedesco, il runo finlandese delle Varrtina, le marce dei Paesi Bassi, lo joyk lappone di Mari Boine, la romska orientalana musiki dei Taraf di Haidouks e delle Orkestar balcaniche di Bregovic e Naat King Veliot, la doina rumena di Maria Tanase, la ruchenitza e le misteriose voci bulgare, il canto polifonico albanese, il rembetiko greco, la raq sharki turca, il canto armonico della sciamana di Tuva Sainkho, il maqam uzbeko di Mastaneh Ergoshova, il popfolk di Yulduz Usmanova. 

Si tratta – come si può notare – di uno dei primi e più aggiornati atlanti geomusicali, che fornisce una rassegna sistematica per orientarsi o lasciarsi coinvolgere, piena com’è di suggestioni, vicine o lontane, in cui i suoni tradizionali si fondono con la ricerca di nuove sperimentazioni. Certamente è un valido supporto alla curiosità di quanti cercano i meridiani e i paralleli che portano alla scoperta della vera musica, di un universo sonoro fatto di canti dei popoli che hanno sfidato e sfidano le barriere dello spazio e del tempo. 

L’autore è dirigente nelle scuole medie statali, operatore culturale, presidente dell’ Associazione filarmonica artistica culturale Banda cittadina di Torretta, autore-compositore e socio della S.I.A.E. Negli anni ’80 ha riesumato la nenia di Natale Ninnaredda Capaciota, ha diretto le bande di Trappeto e di San Vito Lo Capo ed effettuato una tournée negli U.S.A. Ha composto varia musica: folk, jazz, leggera e bandistica tra cui quella originale per il film Lo zio di Brooklyn di Maresco e Ciprì, che ha ricevuto il premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ha pubblicato per l’ILA PALMA di Palermo: Klangfarbenmelodie (1977), Le nove sinfonie di Beethoven (1980), Canzoniere siciliano (1992), Sicilia duci e amara e Pasturato (1994), Bedda Sicilia mia (1996), Viaggio nell’etnomusica, voI. I (2000), Il trovatore del tempo che fu (2006). 

Maria Angela Cacioppo

Da “Spiragli”, anno XVI, n.1, 2005, pagg. 59-60.

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